sabato, maggio 31, 2008

In the mood for love

in the mood for (?)

serata di pioggia. in giorni di pioggia

"che certamente non aveva senso
o aveva senso provarci allora
se tutto quanto era già stato detto
o se c'erano cose da dire ancora
ma non avevo tempo da perdere
e tu tempo da dare
e per non darti un dispiacere..."

memoria selettiva

mi hai lasciato un OCEANO di cose belle, aveva scritto.
io non me ne riesco a ricordare nessuna.

chiasmo



le donne, i cavallier, l'arme, gli amori,
(le cortesie, l'audaci imprese io canto...)

sottoscrivo

questo buio feroce

qualche mercoledì fa C., G. ed io siamo andati a vedere
"questo buio feroce" di Pippo Delbono.
a C. è piaciuto, a G. no, a me a tratti (solo ogni tanto).
in realtà, provando io un'indomabile fascinazione
nei confronti della banalità quando è proprio
sfacciata, ho amato molto il pezzo in cui il moribondo
canta "my way".
la verità è che ho sempre nutrito il desiderio
di poter avere tempo, energie e anche un buon
motivo, per poterla cantare pure io, in punto di morte.
quella, oppure "non, je ne regrette rien" di Edith Piaf.


Musica: my way, Frank Sinatra; non, je ne regrette rien, Edith Piaf


peluches

nella vetrina di un negozio vicino al bar
dove pranzo ogni tanto, ci sono
degli orrendi "peluches pulisci schermo".
ma perchè mai dovrei mettermi
a pulire uno schermo con un peluche??

Beck

a vedere Juno, mi è sembrato
che il fidanzato di lei fosse
identico a Beck.
così G. mi ha detto che Beck fa
parte di scientology.
ci sono rimasta male.

fedeltà

per me sex and the city è finito allora.
e da superfan, il film non lo vedrò.

cin(g)uetti?

ieri sera ho osservato mia madre
che canticchiava sta canzone.
l'aveva riascoltata a blob, ha detto.

risonanze

la lettera S mi ha sempre ricordato,
nel colore e nella forma,
la Barbamamma dei Barbapapà.


Lévi-Strauss

se al posto di tutto quell'ossessivo strutturalismo,
all'università mi avessero fatto fare un bel corso
di grafica, forse io adesso saprei come risolvere
i problemi che ho sto con blog, invece che
sembrare una piccola penelope che di giorno
costruisce e di notte disfa e medita sulle forme
immaginando menù a tendina che sembrano
gli schemi dei lignaggi che mi facevano
disegnare allora.

venerdì, maggio 30, 2008

ombrello trasparente

"dicono che gli occhi fanno un uomo sincero"

quando guardi una persona negli occhi sai già tutto.
quando lei non ti guarda negli occhi, anche.
quando non la riesci a guardare negli occhi, idem.
e lo sai che ci sono tanti occhi:
quelli che nuda ti ci faresti una magnifica e lunga nuotata dentro,
quelli che ti ricordano delle pozze di fango o delle paludi,
e quelli che sai bene che saranno dolorosi e inutili quanto
lanciarsi ai trecento all'ora contro un muro.

cazzuola laser

ogni tanto mi piace entrare nei negozi di elettrodomestici e guardarli tutti.
mi piace moltissimo il design degli elettrodomestici.
una volta sono entrata in uno di sti megastore con L.
io avrei comprato tutti quelli tondi e lilla, lui tutti quelli
che sembravano delle navicelle o che assomigliavano alla
"cazzuola laser di shpalman".

"non sarebbe bello essere più leggeri?"

dovendo andare

vorrei arrivare qui:





ma mi sento sempre ferma qui:

iniziali

ieri sera pensavo a come intitolare il blog.
mi è sembrato che esse fosse più che esaustivo.
poi ho pensato che ero fortunata a chiamarmi
con la esse, perchè potevo scegliere se scrivere
S o esse. e così mi sono resa conto che ci sono
nomi con iniziali che questa opzione non ce l'hanno.
e allora ho cominciato:
  • a
  • b, bi
  • c, ci
  • d, di
  • e
  • f, effe
  • g, gi
  • h, acca
  • i
  • l, elle
  • m, emme
  • n, enne
  • o
  • p, pi
  • q, cu (o qu??)
  • r, erre
  • s, esse
  • t, ti
  • u
  • v, vu
  • z, zeta

Pozza di fango

ieri sera P-pozzadifango- mi ha scritto che diventerà padre.
lui??? proprio lui??????????
incredibile. mi sono sentita grande di colpo.
ancora me lo ricordo quando l'ho incontrato:
con quella maglietta bordò con il numero sopra,
nell'estate dei miei ventiquattro anni.
I. pensava che ci saremmo sposati...
non è andata esattamente cosi.
il Signore è stato clemente con la sottoscritta.

dettagli

T. mi dice spesso che la vita è tutta una questione di dettagli.
che la sostanza conta, e va bene.
ma che tanto poi a fare la differenza sono i dettagli.

per questo, T pensa che il problema grosso tra lui
e sua moglie, nell'attuale momento di profonda crisi,
possa essere sintetizzabile nella panda azzurra che lei
ha scelto di comprare. perchè dopo quella panda
azzurra, dice lui, non c'è più niente di sanabile tra loro.

i due tesorini...

le bambine - otto anni in due - stavano guardando
cenerentola mentre era col principe.
"si son baciati sulla bocca", hanno detto a me che
stavo nelle vicinanze e che sono la madrina di una.
"certo", ho risposto. " si amano. è normale".
"anche tu ti baci sulla bocca?" mi han chiesto.
"si", dico io. "quando ho un fidanzato lo bacio sulla bocca".
"e ce l'hai un fidanzato?", hanno replicato sempre più
serie.
"no, ora no".
"ma come no? TU SEI GRANDE. DEVI averlo..."




Chiome

ieri C. mi ha chiesto se mi sento una mora o una bionda.
pensandoci, mi sento una castana che quando c'è sole
e mare le si schiariscono i capelli. ecco.

Caraibi, Febbraio 08

"E fin quando crede che possiamo proseguire
questo andirivieni del cazzo?" gli domandò.
Florentino Ariza aveva la risposta pronta da
cinquantatrè anni, sette mesi e undici
giorni con le loro notti.
"Tutta la vita" disse.

Paint it black

per ora soddisfatta dello spazio.
oltre non riesco ad andare.
non va bene il colore, non va bene lo sfondo,
non va bene un sacco di roba.

che sarà intuitivo per E. ma per me mica
così tanto.

però di avere così tanto spazio son felice.
mi sento come quando son tornata dall'Olanda
e mi godevo la mia parte vuota di casa con solo
appoggiato in modo precario al muro
quel poster che avevo comprato nel mercato di Berlino.
consapevole che col tempo anche quella bolla si sarebbe riempita
fino allo sfinimento. come in effetti è stato.

concepita e vissuta al momento come una pagina
bianca, in realtà è nera. la osservo, ma non so
bene spiegarmi perchè io l'abbia scelta nera.
però so che l'ho scelta io.
in attesa di trasformazioni, la accetto nera.

Musica: Paint it black, Rolling Stones

giovedì, maggio 29, 2008

Casetta Nuova

volevo più di una riga.
e liberarmi al contempo dall'incubo
di quella coerenza e lunghezza che
mi ha perseguitata e inchiodata l'anno scorso.

volevo un pò di spazio che fosse mio.
in un momento in cui non so dove mettermi
e in cui le mie cose sono chissà dove.

ho trovato lo spazio. vediamo se mi
andrà (e riuscirà) di arredarlo e abitarlo.
liberamente.

vorrei prendermi il tempo per ambientarmi qui.

benvenuti, in questa mia nuova casetta
nella quale ho traslocato da sola (e con un pò
di aiuto da parte di e.)